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Il traduttore diventa post-editor

Viviamo in un’epoca in cui la conoscenza e l’utilizzo della tecnologia applicata alle “traduzioni neurali” è diventata estremamente necessaria. A causa di volumi crescenti nonché dei tempi sempre più ristretti nell'attività di traduzione, le scelte per ottimizzare tempi e costi si affidano alluso della traduzione automatica.
Se da un lato lo sviluppo tecnologico sfocia nell'utilizzo di metodologie e sistemi di traduzione automatica sempre più evoluti, dall'altro ci si pone la domanda se i traduttori sono pronti per il nuovo compito che devono adempiere.
Ebbene, come in altri ambiti professionali anche nel mondo linguistico delle traduzioni si ha la necessità di formare nuove figure conosciute col termine di “post-editor”.
Ne consegue che il lavoro svolto dal post- editor non si riduce più alla mera traduzione didattica come accadeva in passato con i traduttori "tradizionali", ma si traduce in un’attività di rivisitazione del documento che è già stato precedentemente tradotto.
Nella sostanza il post-editor cosa deve fare? A cosa deve effettivamente prestare attenzione? Per rispondere a queste domande analizziamo quali potrebbero essere le diverse tipologie qualitative sviluppate da questa figura professionale.

Post-editor

Metodi di lavoro

Dalla traduzione automatica definita “grezza”, il post-editor riceve una guida che illustra nel dettaglio ciò a cui deve prestare attenzione. Tali indicazioni dipendono fortemente dai seguenti metodi di lavoro:

  • Light post-editing
  • Full post-editing
  • Post-editing personalizzato

 

Light Post-Editing

Questo tipo di post-editing è normalmente utilizzato per i testi interni. Il testo finale non deve essere necessariamente fluido ma ciò che conta è che il contenuto di partenza venga ben recepito. Per esempio la forma di cortesia può variare e non essere considerata un errore da correggere, mentre nomi, numeri e fatti devono essere precisi e corretti.

 

Full Post-Editing

Questo tipo di post-editing è normalmente utilizzato per la documentazione esterna. Il risultato finale è quasi come una traduzione tradizionale e talvolta la qualità ottenuta può anche superarla. E’ necessario prestare attenzione all'identità del marchio, la terminologia deve essere corretta, il contesto deve essere coerente e il testo deve essere scorrevole oltre che di facile lettura.

 

Post-editing personalizzato

I clienti possono avere esigenze specifiche e di conseguenza l’attività svolta sarà il risultato della condivisione in tutto o in parte fra le due soluzioni precedentemente illustrate, cioè il full post-editing e il light post-editing.

Abbiamo così definito la figura professionale del post-editor e delle sue relative metodologie operative. Vediamo ora invece ciò che in ogni caso non dovrebbe fare!

Checklist per post-editors

No Gos

I traduttori che intraprendono la professione del post-editor spesso commettono un grosso errore, ovvero hanno la tendenza di riscrivere tutto.
Non dovrebbe essere così. Anche se la traduzione automatica non corrisponde necessariamente al nostro stile, ciò non significa che si debba riscrivere completamente la traduzione. Questo atteggiamento mina l’ottimizzazione dei tempi e dei costi e spesso sfocia in notevole frustrazione personale.
Talvolta il testo non può essere tradotto automaticamente e questo accade quando il cliente non ha prestato attenzione alla regole per una buona e chiara stesura del documento da tradurre. Il post-editor deve informare il cliente il quale necessariamente si attiva per una rivisitazione del documento secondo i suddetti principi. Questo consentirà al testo realizzato di essere oggetto della traduzione automatica a cui ne seguirà l’attività del post-editor.

Allora cosa deve evitare il post-editor?

  • Non riscrivere tutto.
  • Non informare il cliente che il testo non è traducibile da un sistema neurale.
  • Non fare di testa sua. La checklist è da rispettare.

Facciamo un test!

Per testare come i traduttori tradizionali reagiscono al post-editing, ho fatto un test per il tedesco e l'inglese.
Ho selezionato un testo che poteva essere facilmente tradotto con un sistema neurale MT.

Fasi

1.    Per prima cosa ho filtrato la "terminologia aziendale".
2.    Poi i post-editor hanno definito la terminologia aziendale.
3.    In qualità di presunto cliente, ho standardizzato e approvato la terminologia.
4.    Poi ho inserito i termini nel sistema NMT.
5.    Ho costruito un termbase in SDL Multiterm.
6.    Il documento è stato tradotto automaticamente con il profilo NMT impostato.
7.    Insieme alla guida del full post-editing e alla terminologia, ho inviato il pacchetto ai post-editor.
8.    Loro hanno poi fatto il post-editing.
9.    Hanno anche scritto un rapporto e indicato quanto tempo ci hanno messo a fare il post-editing.

Risultato dell'esperimento

  • Il documento era lungo 900 parole.
  • La durata del post-editing variava da 45 minuti a 4 ore.
  • In totale sono stati coinvolti 6 post-editor.

Tutti i post-editori hanno constatato che il sistema ha adottato la terminologia ad eccezione di alcune parole scritte in maiuscolo. Tuttavia, nel glossario mancavano alcuni termini tecnici, il che significava che non erano tradotti in modo coerente nel testo.
I traduttori che non avevano esperienza di post-editing avevano spesso la tendenza a riscrivere completamente le frasi. Questo ha poi portato a errori nel testo di destinazione.
I traduttori che avevano già esperienza con i sistemi NMT non avevano la tendenza a riscrivere il documento e andavano molto d'accordo con la guida, permettendo loro il risparmio di parecchio tempo.

Conclusione

Il post-editing è un modo diverso di lavorare e significa cambiare. Trattasi di una nuova attività che tiene il passo con lo sviluppo economico e tecnologico dell’era moderna. Non si sostituisce all'attività svolta dai sistemi di traduzione automatica bensì li abbraccia e rende il documento ottenuto in linea con le richieste del cliente.
Insomma, il post-editing è un'opportunità che si diffonderà sempre di più ma richiede un cambiamento in coloro che sono oggi dei semplici traduttori.

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